Girolamo Fabrici, o Fabrizi, (nato con buona probabilità nel 1533 ad Acquapendente, presso il lago di Bolsena, e morto il 21 maggio del 1619 a Padova), fu medico e anatomista. Studiò a Padova sotto la direzione di Gabriele Falloppia, di cui fu successore nella cattedra di anatomia a partire dal 1566 sino al 1613.
Angiolo Tursi (Taranto 1885 – Venezia 1977), dopo studi di Giurisprudenza a Roma, approda a Venezia come giovane ufficiale di artiglieria durante la Grande Guerra.
A Venezia si dedica con passione agli studi umanistici entrando in contatto con le varie personalità di spicco dell’ambiente culturale veneziano. Dal 1930 inizia il monumentale lavoro di raccolta di scritti di viaggiatori stranieri in Italia che assorbirà, da quel momento, la maggior parte del suo lavoro intellettuale.
La cripta di San Marco, quando vi regnava l’acqua meschizza
In occasione della festa di san Marco, santo patrono di Venezia, la Biblioteca Nazionale Marciana organizza dal 24 aprile al 25 maggio 2008 nelle sue Sale monumentali (inserite nel Percorso integrato dei Musei di Piazza San Marco, con ingresso dal Museo Correr) una piccola mostra dal titolo: “La cripta di San Marco, quando vi regnava l’acqua meschizza”.
L'iniziativa, organizzata in occasione del secondo centenario della nascita, è dedicata alla figura del Tommaseo (Sebenico 1802 - Firenze 1874), ai suoi interessi culturali e linguistici, al mondo italiano, francese e adriatico con il quale egli è stato in relazione. Nel Tommaseo, esponente della cultura italiana, sono attive una componente culturale slavo meridionale e una neogreca, tre fili che sono il risultato di una lunga ricerca e che non possono essere separati.