Fondo Teza

Note biografiche

Nato a Venezia nel 1831 Emilio Teza (Venezia 1831 – Padova 1912), già noto nell’ambiente culturale per la traduzione della grammatica greca di Georg Curtius, entrò come “aggiunto” alla Biblioteca Marciana nel 1858.

Nel 1860 passò alla Biblioteca Laurenziana di Firenze e nello stesso anno fu chiamato alla cattedra di Letteratura moderna comparata all’Università di Bologna, in seguito fu nominato professore di sanscrito, di lingue classiche comparate e lingue romanze a Pisa e a Padova.

Tra le lingue da lui padroneggiate e studiate si ricordano il cinese, il giapponese, il tibetano, tutte le lingue di ceppo indoeuropeo: dal celtico all’indiano e all’armeno e molte altre dal turco al finlandese dal bulgaro al russo e all’ebraico.

Consistenza e composizione del fondo

L’imponente biblioteca di 30.000 volumi, raccolta dal grande orientalista in una vita di ricerche, giunse in Marciana nel 1912 dopo la morte dello studioso, in ottemperanza alle sue disposizioni testamentarie.

Le collezioni erano state articolate dal Teza in tre grandi classi generali:

  • La prima classe comprendeva opere di carattere generale: Storie della letteratura, della scienza, della religione, della filosofia, etc...
  • La seconda classe, la più numerosa e il vero nucleo della biblioteca, è costituita da una vastissima raccolta di opere di filologia e di linguistica.
    Fanno parte di questa classe un numero veramente impressionante di dizionari nelle lingue più diverse, dall’ebraico al tibetano. Molte di queste opere, pubblicate per lo più nella seconda metà dell’Ottocento, sono oggi difficilmente reperibili altrove.
  • La terza e ultima classe, che caratterizza ulteriormente la raccolta e la rende unica in Italia è la serie di testi orientali: una collezione di opere a stampa nelle varie lingue orientali come il cinese, il giapponese, il tibetano, il coreano, il sanscrito, il cingalese e il birmano.

Completano il fondo la sezione Miscellanee, in cui è stato raccolto tutto il copiosissimo materiale minore (estratti, ritagli di giornale, cataloghi librari,etc.), che formano un corredo fondamentale allo studio del fondo.

 

Per saperne di più

  • Carlo Frati, Emilio Teza. Segue la Bibliografia del Teza, Venezia, C. Ferrari, 1914. (Estr. da: “Atti del R.Istituto veneto di scienze, lettere ed arti”, (1913-1914), to. LXXIII. pt. 1).
  • Idem, La libreria del prof. Emilio Teza donata alla Marciana, Firenze : L. S. Olschki, 1913 (Estr. da "La Bibliofilia", vol. XV, a. XV, disp. 1).