Venezia era stata l'ultima repubblica dell'impetuosa stagione del 1848-49 ad arrendersi all'assedio e al bombardamento austriaco, oppressa dalla fame e dal colera. Il governatore generale plenipotenziario Radetzky non pensò di fare sconti: Venezia dal 28 agosto del 1849 fu sottoposta a un ferreo regime di occupazione militare e penalizzata da un gravoso regime di tassazione e di “multe d'opinione” alle famiglie che avevano mostrato simpatie per la repubblica di Manin.