MOSTRA: "1619-2019: 4° centenario della Historia del Concilio Tridentino di Paolo Sarpi"

PROROGATA FINO DOMENICA 1 MARZO 2020
da Giovedì, 05 Dicembre 2019 a Domenica, 01 Marzo 2020

La Biblioteca Nazionale Marciana e le Sale monumentali resteranno chiuse   al pubblico da lunedì 24 febbraio 2020 a domenica 1 marzo 2020, nel rispetto delle indicazioni del Ministero della Salute e della Regione Veneto

Sulla base delle disposizioni delle autorità competenti, la Biblioteca provvederà a dare aggiornamento sulla data di riapertura.

In occasione  del quattrocentesimo anniversario della pubblicazione a Londra nel 1619, per i tipi di John Bill (Giovanni Billio) e senza il pieno consenso dell'autore, dell'Historia del Concilio Tridentino di Paolo Sarpi, la Biblioteca Nazionale Marciana e la Fondazione Ugo e Olga Levi hanno deciso di ricordare l’evento con una mostra documentaria a  cura di Carlo Campana che sarà inaugurata il 4 dicembre prossimo alle ore 16.00 (ingresso dal n. 13/a di Piazzetta San Marco, Venezia) e aperta al pubblico dal 5 dicembre 2019 al 19 gennaio 2020 con ingresso dal Museo Correr (Piazza San Marco, Ala Napolenica).

Alle ore 18.00 l'Ensemble vocale Odhecaton, diretto da Paolo Da Col, eseguirà musiche di Giovanni Pierluigi da Palestrina.

La Biblioteca Nazionale Marciana conserva numerose testimonianze e tracce della genesi e del compimento dell’edizione: innanzitutto il manoscritto It. V, 25 (=5942), che presenta la redazione definitiva del testo, vergata da Marco Fanzano con importanti e corposi interventi correttivi e di integrazione dello stesso Sarpi e di Fulgenzio Micanzio; ancora, l’esemplare dell’Historia del Concilio di Trento di Antonio Milledonne (Ms. It. IV, 115 (=5829) utilizzato e annotato dal Sarpi per la stesura del proprio trattato; molti altri testimoni e documenti manoscritti e a stampa riguardanti l’Historia sarpiana e il contesto storico, politico e religioso nel quale essa fu concepita e scritta.

L’iniziativa è concepita con l'intento, tra gli altri, di evidenziare la genesi, la diffusione e la fortuna europea dell'opera del Sarpi e di dimostrare quanto la pubblicazione sia stata il frutto di un triplice interesse, ancora di dimensione europea, all’uomo, all’evento, al testo.