Claudio Monteverdi, Incoronazione di Poppea

Mercoledì, 18 Maggio 2011

La Biblioteca Nazionale Marciana prosegue l’attività di divulgazione e di valorizzazione del suo prezioso patrimonio librario riproponendo l’iniziativa “Un capolavoro al mese”, che lo scorso anno ha riscosso il gradimento del pubblico.
Riprende infatti il ciclo di incontri teso a far conoscere alla città i tesori della Biblioteca: manoscritti, incunaboli, libri antichi, miniature, ecc.

Il primo incontro, fissato per mercoledì 18 maggio 2011, alle ore 17.00, nell’Antisala della Libreria Sansoviniana (ingresso: Piazzetta San Marco 13/a, Venezia) vedrà come protagonista un famoso codice musicale: It. IV, 439 (= 9963): Claudio Monteverdi, Incoronazione di Poppea, (provenienza: Girolamo Contarini).

L’incontro sarà introdotto da Anna Claut (Biblioteca Nazionale Marciana).
Interverranno:
Orfea Granzotto (Biblioteca Nazionale Marciana)
Franco Rossi (Conservatorio Musicale “Benedetto Marcello”, Venezia).

Alcuni brani musicali tratti dal codice saranno eseguiti dagli allievi del Conservatorio:
Martina Zaccarin, soprano, Poppea; Matteo Gobbo Trioli, controtenore, Nerone; Maria Isabella Vescovi, viola da gamba; Andrea Antonel, tiorba.

 

Il codice marciano It. IV, 439 (=9963): Incoronazione di Poppea, di provenienza Girolamo Contarini (1843), di ff. 108, è un codice cartaceo, oblungo, che contiene una partitura musicale col testo dell'opera di Giovanni Francesco Busenello (Venezia, 24 settembre 1598 – Legnaro, 27 ottobre 1659) e la musica di Claudio (Giovanni Antonio) Monteverdi (Cremona, 15 maggio 1567 – Venezia, 29 novembre 1643).

È stata composta nel 1642, ed eseguita la prima volta in Venezia durante il Carnevale del 1643.

L'opera contenuta nel codice marciano è una copia a più mani della seconda metà del Seicento, ed è stata legata probabilmente, come è ora, verso fine Seicento o primo Settecento.

Presenta una coperta in tutta pelle di color castano, impressa in oro, con motivi a ventaglio. Il taglio è stato goffrato e dorato.
Ben visibili sono ancora le tracce di due fermagli lungo il taglio davanti, che, in origine, le davano l'aspetto di un prezioso cofanetto.

Orfea Granzotto