Una musica per... Fra' Mauro

Biblioteca Marciana newsletter

numero 6 - autunno 2003

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Una musica per... Fra' Mauro

Capolavoro della cartografia rinascimentale, il planisfero di Fra' Mauro attrae ogni anno un gran numero di visitatori.
Tra loro, un giovane compositore inglese, Andrew Lovett, autore di Unknown Terrors, un pezzo di circa trenta minuti per violoncello, tastiera e musica elettronica, in cui ha tradotto musicalmente l'appassionante idea del viaggio mentale nella geografia dell'immaginazione.

A ispirarlo è stata la figura leggendaria di Fra' Mauro, così come viene delineata da James Cowan nel suo libro Mapmaker's dream.
Lo scrittore dà voce poetica ad un frate cartografo che immagina in età matura, di indole un po' pigra, ma attraversato da un'inquietudine che lo conduce a cimentarsi in un'impresa quanto mai difficile: tracciare una mappa definitiva del mondo senza mai abbandonare la sua cella, utilizzando i racconti di viaggiatori in terre lontane, che Cowan immagina alternarsi senza sosta alla soglia del convento lagunare.
Pellegrini, mercanti, esploratori, missionari, ambasciatori giungono a San Michele per riferire al monaco di avventure mirabolanti, di reami incantati, di personaggi fantastici. E Fra' Mauro è lì a registrare ogni minimo dettaglio.

Lovett ha saputo riproporre questo viaggio mentale nei luoghi più segreti dell'immaginario, riuscendo a comunicare lo sgomento che provò il cartografo di fronte all'incredibile vastità e varietà dell'universo. Questo terrore ne stimola l'ansia intellettuale: è possibile allora varcare i confini dell'acquisito, individuare nuovi itinerari di conoscenza.
La dimensione in cui veniamo immersi in questa mappa mundi tutta musicale, non è più terrena, ma metafisica.

Maria Chiara Mazzariol