Magia, Alchimia, Scienza dal '400 al '700

Biblioteca Marciana newsletter

numero 5 - autunno 2002

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Magia, Alchimia, Scienza dal '400 al '700 ...

Questa mostra (30 maggio - 15 settembre 2002), nata dalla collaborazione della Biblioteca Marciana con la Bibliotheca Philosophica Hermetica di Amsterdam, dalle quali provengono quasi tutti i libri esposti, è stata concepita come la continuazione ideale di quella tenutasi nel 1999 a Firenze presso la Biblioteca Medicea Laurenziana con il titolo "Marsilio Ficino e il ritorno di Ermete Trismegisto".

Disegno di un labirinto
Il labirinto di Salomone (part)
Cod. Marc. Gr.Z.299(=584),
sec. XI, c. 10 v:

Interpretando i tre percorsi in cui si è articolata la mostra veneziana secondo i tre principi alchemici, si potrebbe definire anima della mostra la ricostruzione storica della diffusione dell'ermetismo nella cultura europea attraverso più di cento testi antichi, manoscritti e a stampa, curata da Carlos Gilly, direttore dell'Istituto Ritman della BPH di Amsterdam.
In questa occasione per la prima volta nel Salone Sansoviniano sono state esposte, le une accanto alle altre, opere a contenuto ermetico provenienti da due biblioteche, quella del cardinale Bessarione, grande studioso greco, la cui donazione nel 1468 alla Repubblica Veneta portò alla istituzione della stessa Biblioteca Marciana, e quella di Joost Ritman, mecenate del nostro tempo, specializzata in ermetismo, misticismo, alchimia e rosacrocianesimo, aperta al pubblico dal 1984.
Il percorso espositivo della mostra, illustrato dal secondo volume del catalogo edito dal Centro Di di Firenze, che si apre con i manoscritti e gli incunaboli del Corpus Hermeticum e dell'Asclepius posseduti dal Bessarione, si chiude con i manoscritti e gli incunaboli delle Geheime Figuren der Rosenkreuzer di proprietà di Joost Ritman, in un "continuum" ideale fra ermetismo e rosacrocianesimo al di là dello spazio e del tempo.

Disegno: una stella circondata da altre stelle
Chaos veterum (part.)
Cod. Marc. Lat. VI,305(=2424),
sec. XVII, c. 4r:

La scelta della Biblioteca Marciana quale sede dell'esposizione è stata determinata non solo dalla ricchezza dei suoi fondi a contenuto ermetico, ma anche dal ruolo svolto da Venezia, alla fine del '400 e nella prima metà del '500, come il più importante centro tipografico europeo che, con l'editio princeps del Pimander stampata a Treviso nel 1471 e le numerose edizioni veneziane della stessa versione ficiniana, ripubblicata successivamente nelle principali capitali tipografiche europee, contribuì in maniera decisiva al risveglio dell'interesse per l'ermetismo nel resto d'Europa fino alla nascita, all'inizio del '600, dei misteriosi Rosacroce ed alla loro rinascita, alla fine del '600, come Fratelli dell'Aurea e Rosea Croce.

La lettura di alcuni elementi architettonici e decorativi della Libreria Sansoviniana in senso ermetico, quale corpo che ha ospitato la mostra, ed un suggestivo percorso iconografico-scenografico, come viaggio iniziatico verso la luce della Conoscenza di Sé e del Tutto, suggeriti da Ferdinando Rizzardo, si sono snodati e riannodati come un duplice filo di Arianna al rincorrersi, ancora una volta nello spazio e nel tempo, di 12 acromie create dall'artista veneziano Lorenzo Spinazzi che, quali immagini di luce, l'hanno poi irradiata in maniera soffusa su testi ed ambienti dell'antica Libreria, interpretando simbolicamente lo spirito della mostra, la trasformazione dell'uomo in "Corpo di Luce".

Il progetto dell'allestimento è stato curato dall'architetto Stefano Filippi in collaborazione con F. Rizzardo della Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio di Venezia.

Paola Cadelano