Luca Pacioli e Venezia

Biblioteca Marciana newsletter

numero 5 - autunno 2002

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Luca Pacioli e Venezia

Nei giorni 22-23 marzo 2002 si è tenuto a Venezia il Convegno "Matematica e Cultura 2002", il sesto della serie iniziata nel 1997. Le finalità degli ideatori (Michele Emmer e Piergiorgio Odifreddi) vanno individuate nelle possibili connessioni tra la matematica e gli altri aspetti del sapere. Nell'edizione del 2002 sono stati trattati temi riguardanti i rapporti tra la matematica e i seguenti argomenti: arte ed estetica, musica, filosofia, cinema, la città di Venezia.

Gli atti usciranno nella primavera del 2003, editi, come quelli degli anni precedenti, dalla Springer Italia:
(http://www.internetbookshop.it/ser/serdsp.asp?shop=1051&c=POL79PPA07XWA).

La Marciana ha partecipato al convegno con una relazione di Giovanni Fazzini dal titolo "Luca Pacioli e Venezia". Il noto matematico, nato a Borgo San Sepolcro vicino ad Arezzo tra il 1445 e il 1450, fu un grande divulgatore, traduttore e compilatore di opere di matematica. Nel 1464, giovanissimo, Pacioli si trasferisce a Venezia, frequenta la Scuola di Rialto ed acquisisce la pratica degli uomini d'affari e dei commercianti.

In seguito insegna matematica in varie città d'Italia ed ha occasione di frequentare insigni uomini di cultura come L. B. Alberti, Piero della Francesca e Leonardo da Vinci, di cui diventa amico. Da Leonardo riceve i disegni dei solidi platonici che appariranno nella Divina proportione (1494) che, con la Summa de arithmetica geometria proportioni et proportionalità (1509) e una versione degli Elementi (1509) di Euclide, costituisce il perno della produzione del Pacioli.

Queste opere vengono pubblicate a Venezia presso il tipografo Paganino de' Paganini da Brescia e documentano un rapporto di lunga data tra il Pacioli e la città lagunare.
Nei giorni del convegno la Marciana ha ospitato, grazie alla collaborazione di Stefania Rossi Minutelli, nel salone della Libreria Sansoviniana, alcune antiche opere a stampa di matematica, tra le quali gli esemplari citati nella editio princeps dei tre lavori del Pacioli

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Giovanni Fazzini