Rinascimento Virtuale

Biblioteca Marciana newsletter

numero 7 - autunno 2004

3

Rinascimento Virtuale.
Un progetto per la ricognizione e lo studio
dei palinsesti greci

La catalogazione di base dei manoscritti greci, ambito specialistico affidato nel secolo scorso - ma si potrebbe dire a partire dall'Umanesimo - a studiosi numerosi ed appassionati, si può considerare quasi conclusa, o perlomeno giunta a un livello di completezza impensabile rispetto all'inventariazione dei manoscritti latini, orientali, e ancor più rispetto a quella dei codici in lingue volgari di datazione più recente.
È tempo dunque di raccogliere sistematicamente il frutto degli studi più approfonditi, che vanno coprendo ambiti parzialmente trascurati dalla letteratura precedente, con rinnovata attenzione ai molteplici aspetti materiali e storici, e servendosi, nel caso dei palinsesti, di mezzi di indagine più svelti ed efficaci.
Esemplari sono le catalogazioni specifiche di fondi palinsesti greci redatte nel 1980-81 da Maria Rosa Formentin riguardanti la Biblioteca Marciana e la Capitolare di Verona (in "Diptycha" 2), e il rilevamento di dati relativi a Grottaferrata da parte di Edoardo Cresci (1990).

Da un lato la lettura facilitata attraverso la luce dalle gamme modificate e il trattamento digitale delle immagini (eredi teorici, molto meno invasivi, della chimica del cardinale filologo Angelo Mai e del filologo biblico Konstantin von Tischendorf), dall'altro la disponibilità di banche dati e raccolte testuali facilmente consultabili, ha reso ora possibile progettare una raccolta sistematica di dati riguardanti i palinsesti greci.
Il progetto europeo "Rinascimento Virtuale" (2001-2004), diretto presso l'Università di Amburgo da Dieter Harlfinger, si applica all'individuazione dei manoscritti palinsesti greci e al loro studio (informazioni in: http://www.rrz.uni-hamburg.de/RV/).

Partners coorganizzatori in Europa si trovano, oltre che in Germania, in Grecia, Spagna, Italia, Olanda, Austria e Finlandia; hanno inoltre aderito altri enti ed istituti in Belgio, Germania, Danimarca, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Portogallo, Svezia, Inghilterra, con ulteriori collaboratori in Europa e nei Paesi dell'Europa Orientale, mentre l'interesse si va allargando ad indagini nelle biblioteche americane.
Per l'Italia partecipano alcune biblioteche nazionali e storiche, coordinate dalla Biblioteca Medicea Laurenziana, e in particolare la Biblioteca del Monumento Nazionale di Grottaferrata, la Nazionale di Napoli, la Nazionale Universitaria di Torino, la Nazionale Marciana di Venezia, e cooperano inoltre la Biblioteca Ambrosiana di Milano, il Dipartimento di Lingue e Letterature neolatine dell'Università di Bergamo, il Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali dell'Università di Bologna, e il Dipartimento di Antichità e tradizione classica dell'Università di Roma Tor Vergata.
Sin da ora si può prevedere che nel corso della ricognizione sistematica emergeranno diverse centinaia di unità palinseste, in codici interamente riscritti o costituiti da singoli fogli di pergamena riusata.

Dopo l'esame iniziale dei manoscritti, destinato all'individuazione, i dati descrittivi sono in corso di immissione entro una procedura informatica, Manus 4, appositamente implementata rispetto a Manus 3 (in uso per la catalogazione dei manoscritti in lingua latina presso le biblioteche italiane) per accogliere la descrizione codicologica e del testo contenuto in sezioni riscritte una o più volte.
Il programma informatico è stato curato dal polo italiano, dall'Istituto Centrale per il Catalogo Unico e le Informazioni Bibliografiche.

L'indagine è volta all'identificazione di testi che si ritenevano perduti o di lezioni testuali non conosciute, che saranno editi, e al riconoscimento di fogli provenienti da uno stesso codice, mentre la formulazione omogenea dei dati consentirà anche confronti metrici e statistici, nonché valutazioni storiche e di storia dei codici, e permetterà confronti paleografici e stilistici.
Si avrà modo di verificare, su una base ampia, se siano corrette le attuali cognizioni riguardanti le fasi cronologiche di riscrittura, il genere di testi - liturgici, storici, giuridici, scientifici, documentari, e così via - che si ritennero non più utili nelle diverse aree geografiche e che poterono quindi venire lavati o erasi dalle pergamene, e le tecniche di riuso adottate dai diversi scriptoria.

Lo studio successivo sarà favorito dalla messa in rete sia dei dati, sia di una vasta serie di immagini realizzate a luce normale e a luce modificata utilizzando in particolare gamme di ultravioletti. I primi risultati del progetto sono stati esposti nell'ambito di incontri in diverse sedi europee (cfr. a stampa: Rinascimento Virtuale. Digitale Palinpsestforschung. Rediscovering written records of a hidden European cultural heritage, Bratislava 2002).

La Biblioteca Marciana (l'Ufficio manoscritti è affiancato da Maria Rosa Formentin, Margherita Losacco e Niccolò Zorzi) partecipa al progetto con il trattamento dei suoi dieci manoscritti palinsesti greci, che datano in inferior dal nono all'undecimo secolo e nell'attuale composizione dall'undecimo al quattordicesimo secolo, con una prevalenza di codici duecenteschi, per lo più di area meridionale italiana.

Susy Marcon