Biblioteca Marciana newsletter
numero 5 - autunno 2002
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In ricordo di Patricia Labalme
Patricia Labalme è mancata a New York dopo una lunga e penosa malattia, affrontata col coraggio e la serenità straordinari in questa grande signora, amica e studiosa di Venezia. Anche sul suo letto di sofferenze si dedicava ai dattiloscritti e alle bozze della traduzione di una elegante e rivelatrice scelta dei Diari di Marin Sanudo.
Era condotta raccogliendo le pagine sui più significativi e grandi temi e momenti della vita veneziana: era un libro attesissimo negli Stati Uniti e dai fans americani di Venezia.
Allieva brillantissima di Gilbert a Bryn Mawr College, di Jäger a Harvard, era stata per lunghi anni Direttore aggiunto all'Institut for Advanced Studies di Princeton. Si era affermata fra noi con un decisivo volume dedicato a un principe della storiografia veneziana, Bernardo Giustiniani (Roma, Storia e Letteratura, 1969), appartenente alla grande e colta famiglia del più felice poeta veneziano del Quattrocento, Leonardo, e del primo e santo Patriarca Lorenzo (cui pure aveva dedicato uno studio).
Aveva continuato poi con contributi rivelatori sui Barbaro (e particolarmente su Ermolao), sulla devozione religiosa, sul femminismo, sull'omosessualità, sul matrimonio nell'Umanesimo e Rinascimento veneziani. Si dedicava ora al lancio di Marin Sanudo in America.
Quando dimorava per lunghi periodi a Venezia, la Marciana, l'Archivio di Stato, la Fondazione Giorgio Cini la vedevano per ore e ore assidua ricercatrice fra documenti, manoscritti e libri rari, partecipante attivamente e autorevolmente a incontri e a convegni all'Istituto Veneto e Ateneo Veneto.
E per Venezia e per la sua storia e la sua cultura agiva fortemente e generosamente. Aveva fondato e dirigeva l'associazione "American Friends of Marciana Library" che efficacemente aiutava e favoriva la nostra Biblioteca Nazionale; era uno dei più autorevoli trustees della Gladys Krieble Delmas Foundation, e faceva riservare a studiosi, a pubblicazioni, a iniziative riguardanti Venezia fondi notevolissimi, fino agli ultimi per Momenti di vita veneziana nei ritratti di Lotte Frumi pubblicati dalla Dante Alighieri quest'anno.
Era ora in testa, con ampia votazione, ai candidati per l'elezione a socio straniero dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. Era, soprattutto, una grande, vitalissima, signorile donna: sposa esemplare e madre e nonna impegnatissima, amica generosa e fedele, animatrice della "Renaissance Society" e di varie altre iniziative culturali, con la sua bella casa a New York, sull'East River, sempre accogliente per gli amici, specialmente per quelli veneziani. Venezia la ricorda come una delle sue paladine più autorevoli e luminose nel Nuovo Mondo.
Vittore Branca