Il volontariato in Biblioteca

Biblioteca Marciana newsletter

numero 2 - estate 1999

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Il volontariato in Biblioteca

Tra le molteplici attività della biblioteca, una è particolarmente rivolta alla formazione. Grazie alla legge quadro n. 266/91 sul volontariato - convertita nella legge n. 433/92 che valorizza questa forma di scambio tra istituzione e privati come espressione di "partecipazione, solidarietà e pluralismo [...] e ne favorisce l'apporto originale per il conseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale individuate dallo Stato" - la Biblioteca Marciana ha stipulato, il 15 luglio 1993, una convenzione con l'Associazione "Amici dei Musei e Monumenti Veneziani", che da molti anni svolge attività di volontariato culturale a Venezia.

Questa organizzazione, aderente al Centro Nazionale per il Volontariato, si è impegnata a fornire a titolo gratuito la propria collaborazione tramite i suoi soci, secondo le modalità concordate in un programma articolato di attività (catalogazione corrente e retrospettiva, esposizioni bibliografiche, fruizione da parte del pubblico sia tramite la lettura in sede che tramite il prestito, ecc.) .

Da parte sua la Marciana si è impegnata a inserire il volontario in una realtà operativa che preveda momenti di formazione finalizzati alla migliore conoscenza delle procedure di lavoro e del patrimonio culturale cui l'attività si riferisce. Si è ritenuto, a sei anni di distanza dal varo di questa iniziativa, di presentarne un bilancio, sia per valutarne i risultati, sia per divulgarne l'esistenza, forse ancora non troppo nota al pubblico.

Dal 1993 al 1999 (dati aggiornati all'aprile di quest'anno) si sono avvicendati in Biblioteca 32 volontari, per l'85% donne, mediamente 5 ogni anno. L'età media si attesta sui 29 anni. A questa attività si rivolgono quindi per la maggior parte laureati (pari all'87%; solo 3 in possesso del diploma di scuola superiore e 1 della licenza media). Di questi tuttavia solo 5 (il 18%) avevano conseguito il titolo specifico in Conservazione dei Beni Culturali, mentre la maggioranza (pari al 68%) proveniva dalla facoltà di Lettere; rappresentate anche le lauree in lingue e letterature straniere (3), e in storia (1). Il periodo medio di permanenza in biblioteca è di sei mesi, che comunque rappresenta il periodo minimo per ottenere un apprendimento soddisfacente. Si sono verificati tuttavia casi, non infrequenti, di volontari che hanno chiesto di prolungare il loro servizio fino a 12 e 15 mesi.

Per quanto riguarda la provenienza geografica, solo il 34 % proveniva da Venezia centro storico, mentre il 40% abitava in Terraferma e nella provincia di Venezia (Mestre, Marghera, Mira, Jesolo, Portogruaro, Spinea, Oderzo, Adria); quattro volontari risiedevano in altre provincie del Veneto (Treviso, Verona, due a Belluno), tre in Friuli Venezia Giulia (due a Pordenone e uno a Trieste); una sola presenza dall'estero, e precisamente dalla Francia.

Per quanto riguarda gli uffici che hanno accolto i volontari si nota un maggiore interesse dei seguenti settori: Servizi al pubblico (8), Mostre (7), Catalogazione del libro moderno (6), Bibliografia dei manoscritti (5), ma sono stati interessati anche il Prestito interbibliotecario (2), l'Ufficio acquisizioni (2), l'Ufficio GOLEM (1). Un volontario, poi, ha seguito soltanto un breve corso di catalogazione e non è stato inserito in alcun servizio.

Un ultimo elemento interessante da valutare, infine, è la destinazione sul mercato del lavoro di coloro che hanno, finora, concluso il loro volontariato in Marciana. I dati sono incoraggianti: il 65% ha trovato un'occupazione. Quattro di loro hanno vinto un concorso come bibliotecari, mentre una decina svolge attività di catalogazione e/o di ricerca bibliografica in proprio o attraverso cooperative culturali; gli altri svolgono invece un impiego non pertinente al mondo bibliotecario.

Annalisa Bruni