Una libreria a Rialto dal 1484 al 1488. Il Zornale di Francesco de Madiis

Martedì, 27 Maggio 2014

Nell’ambito de “Il maggio dei libri”, la Biblioteca Nazionale Marciana propone per martedì 27 maggio, ore 17, la conferenza “Una libreria a Rialto dal 1484 al 1488. Il Zornale di Francesco de Madiis (Cod. Marc. Ital. XI, 45 =7439)”. Saluto di Maurizio Messina, direttore della Biblioteca Nazionale Marciana. Relatori: Cristina Dondi (University of Oxford, CERL) e Neil Harris (Università degli Studi di Udine).

Il Zornale del libraio veneziano Francesco de Madiis registra oltre 25.000 copie di libri venduti in poco meno di quattro anni: si tratta di un documento unico nel suo genere, ricco di notizie sul commercio librario a Venezia nel Rinascimento. In attesa della pubblicazione dell’edizione commentata dell’intero documento (ancora in corso) i relatori ci introdurranno nella vita di una libreria veneziana di fine Quattrocento. Scopriremo così quali fossero i libri più venduti, le edizioni citate (alcune delle quali ancora esistenti, ma in parte perdute), i prezzi dei volumi, che venivano anche barattati con olio e zenzero, e i nomi di alcuni dei loro acquirenti.

Cristina Dondi è Oakeshott Senior Research Fellow al Lincoln College di Oxford, e membro della Facoltà di Lingue Medievali e Moderne dell'Università di Oxford, dove dirige il progetto 15cBOOKTRADE, finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca. Dal 2009 è la Segretaria del Consortium of European Research Libraries (CERL), del quale la Biblioteca Nazionale Marciana è membro. È stata una delle curatrici del Catalogo degli incunaboli della Biblioteca Bodleiana di Oxford, e la creatrice della banca dati internazionale Material Evidence in Incunabula (MEI) per la catalogazione e lo studio dei primi libri a stampa del Quattrocento.

Neil Harris insegna Bibliologia all’Università degli Studi di Udine. Nato in Uganda, si è laureato a Oxford, ha conseguito un Ph.D. a Leicester (GB), e un Perfezionamento presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. È noto soprattutto come studioso del libro italiano del Quattro e Cinquecento, sia per la Bibliografia dell’«Orlando Innamorato» (1988-91), sia per i lavori più recenti sull’editoria veneziana e sull’Hypnerotomachia Poliphili del 1499.