Presentazione: Il Vero Tema

Sabato, 03 Settembre 2011

intervento artistico di Joe Tilson

alle ore 11.00, l’Associazione Cento Amici del Libro presenterà, nell’Antisala della Libreria Sansoviniana, la sua edizione 2011 dal titolo: Il Vero Tema di Andrea Zanzotto e Joe Tilson.

L’opera contiene l’edizione originale de Il Vero Tema, nove poesie inedite di Andrea Zanzotto, artisticamente commentate da Joe Tilson.

Le quattro incisioni all’acquatinta di Joe Tilson sono state tirate da Roberto Gatti su fogli BFK Rives e sui fogli sono stati poi impressi da Alessandro Zanella, con il torchio a mano nella sua Officina in Santa Lucia ai Monti, i testi composti con il carattere Spectrum.
Le carte sono state legate da Ruggero Rigoldi; Gino Berardinelli ha realizzato il multiplo d’artista di Joe Tilson che le contiene.

L’Autore e l’Artista hanno firmato al Colophon l’edizione che consta di 130 esemplari di cui quelli ad personam riservati ai Soci sono numerati da 1 a 100 e le ulteriori 30 copie recano la numerazione da I a XXX.

È previsto l’indirizzo di saluto di Paolo Tirelli Presidente dei Cento Amici del Libro.
In assenza di Andrea Zanzotto, impossibilitato ad intervenire, verranno lette alcune delle poesie e un suo messaggio.

 

La poesia di Zanzotto si tende nello iato posto, dalla poesia moderna, tra “sacrificio” e “negazione”, tra «combustioni» e catabasi al nulla. Occorre valutare, nella sua portata storica, l’affermazione che discende dalla proposta critica di Hugo Friedrich: «Ne deriva la questione perché mai il poetare moderno sia descrivibile tanto più esattamente con categorie negative che con categorie positive».

Egli indubbiamente coglie una linea portante della modernità, da Baudelaire: «Que le Réel étouffe entre ses quatre murs!» (Sur “Le Tasse en prison” d’Eugène Delacroix); «J’ai cultivé mon hystérie avec jouissance et terreur» (Hygiène, 1), allo stesso Ungaretti: «Ma non vivere di lamento / come un cardellino accecato» (Agonia); «Il sole rapisce la città / Non si vede più / Neanche le tombe resistono molto» (Ricordo d’Affrica), in molti luoghi dal Porto Sepolto alla Terra Promessa: «Nella tenebra, muta / Cammini in campi vuoti d’ogni grano» (VII).
 
La negatività insomma come premessa ed esito necessitato della modernità.

Estratto dall’intervento di Carlo Ossola

Joe Tilson parlerà del suo lavoro.

Con questo libro, Joe Tilson, nel pieno di un fervore creativo e di una passione di fare che ricordano quelli di un giovane che guarda con fiducia e speranza alla strada che s’apre davanti a lui, ci affida una sorta di lascito, di tramando.

È come se lui fosse approdato a una istintiva semplicità e felicità del fare, a quella “pianura proibita” della tradizione araba che Cesare Garboli amava ricordare, alla verità profonda e rivelatrice contenuta in una frase di Ezra Pound: “La cultura non è mancanza di memoria. La cultura comincia quando si riesce a fare una cosasenza sforzo

Estratto dall’intervento di Sandro Parmiggiani

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