Maurizio Pellegrin, Isole

da Sabato, 03 Settembre 2005 a Domenica, 06 Novembre 2005

La Biblioteca Marciana dal 3 settembre al 6 novembre ospiterà una delle sette sezioni del progetto Isole di Maurizio Pellegrin.

Isole è una grande opera unitaria. Si snoda in un percorso attraverso otto musei di Venezia, per ciascuno dei quali Maurizio Pellegrin ha concepito e realizzato uno specifico lavoro: installazioni, film, sculture, fotografie, che - pur fortemente e singolarmente caratterizzate- di quest'opera costituiscono le sezioni, assieme agli spazi che le ospitano e che di esse fanno parte integrante.
Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione tra Musei Civici Veneziani, Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Veneziano, Biblioteca Nazionale Marciana, Museo Storico Navale; è curato da Alice Rubbini con la partecipazione di Michela Rizzo.

Il percorso è nel suo insieme accessibile al pubblico negli orari di ciascun museo, con il Museum Pass dei Musei Civici Veneziani (l'ingresso al Padiglione delle Navi del Museo Storico Navale - dove sono presenti le installazioni - è gratuito).

Catalogo Charta.

Isole parla dell'artista e insieme dei luoghi e degli spazi che ha scelto per ospitare i suoi lavori. Entrambi dicono di Venezia, della continuità tra passato e presente, della sua vitalità nascosta, con distacco dagli stereotipi e dalla volgarità dilagante.
Un'opera ambiziosa, che ha richiesto un lungo tempo di gestazione ed esecuzione.
Un'opera elegante come è Venezia: una Venezia non solo contenitore di eventi e opere provenienti dall'esterno, ma laboratorio e destinatario di ciò che crea, in un equilibrio che prevede armonia anche nelle dissonanze.
Un'opera che tocca con le sue sezioni lo spirito e il corpo, le condizioni dell'animo e della mente.
Una visione autobiografica dell'artista in relazione a differenti stati della materia e dello spirito.
La pratica di lavori specifici per gli spazi che li contengono fa parte fin dal 1990 della poetica di Maurizio Pellegrin.

Ecco i titoli di ognuna delle sezioni di Isole:
Museo Correr-Pinacoteca: Lo spazio terzo (installazione di dipinti d'epoca in vario modo trattati mediante apposizione di fili o tessuti);
Palazzo Ducale - Sale dei Cuoi e della Quarantia Criminal: Impermanenza e Trasmigrazione (installazione e filmato);
Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana:
1 - Tracce dell'Essere,
2 - Trasformazione, tra decadimento e nuovo stato (installazioni con oggetti e sculture);
Museo di Palazzo Mocenigo: Quotidianità tra culto, simbolismo e rappresentazione (installazione);
Ca' Rezzonico, Museo del Settecento Veneziano: Memoria e Permanenza (installazione con fotografie);
Ca' Pesaro,
1. Galleria Internazionale d'Arte Moderna: Transito e Scorrimento (composizione frammentaria di oggetti ed altri elementi),
2.Museo d'Arte Orientale: Moltiplicazione dell'Essere (installazione);
Museo Storico Navale: Ossessioni dell'essere (installazione e film).

Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, Antisala:

1 - Tracce dell'Essere

Su di un supporto sono poste alcune campane di vetro del XIX secolo, con all'interno oggetti manipolati dall'artista.
Tracce dell'essere materico, decantazione di gesti ripetuti che hanno manipolato gli oggetti fino a conferire loro una duplice funzione di presenza storica e di nuova funzione nell'affacciarsi sul mondo.

Rappresentano ciò che rimane, ma senza una accezione di nostalgica memoria. Sono testimoni scelti per catalizzare lo sguardo dello spettatore al fine di muovere in lui la riflessione sul nostro passare sopra gli eventi, eventi che ci sfiorano appena o ci coinvolgono direttamente.
Chiuse in queste campane di vetro, quasi preservate dalla quotidianità, diventano luogo silenzioso del nostro tumulto interiore, delle semplici tracce che tradiscono e scandiscono il nostro vivere.

2 - Trasformazione, tra decadimento e nuovo stato

Dal soffitto scende un filo con appeso un piccolo oggetto, un osso, e una sfera di filo.
Davanti alla bellezza trattenuta nel bianco marmo delle sculture, davanti all'ideale di un mondo che cerca da sempre una condizione di immutabilità, la piccola e fragile opera sospesa nel vuoto ci riporta al nostro destino di uomini, sognanti e mutanti.

Dal decadimento della materia ad una trasformazione che ci prepari ad un nuovo stato, quale esso sia.
Il bianco è il motivo dominante, purezza e astrazione, forma e bellezza, ritorno alle origini, rivoluzione che conclude un moto circolare.

La mostra si tiene presso le Sale Monumentali della Biblioteca Marciana di Venezia (Libreria Sansoviniana, ingresso dal Museo Correr: la mostra è inserita nel percorso integrrato dei Musei di Piazza San Marco)

Per ulteriori informazioni:

Biblioteca Nazionale Marciana
Ufficio Stampa:
Annalisa Bruni
tel. 041.2407241, fax: 041.5238803
e-mail: b-marc@beniculturali.it