Lunedì 8 giugno, dalle ore 15 alle ore 19, nell’Antisala della Libreria Sansoviniana - sede monumentale della Biblioteca Nazionale Marciana: Piazzetta San Marco n. 13/a, Venezia - inizierà la Cerimonia di costruzione del Mandala di Pace che sarà realizzato dai monaci del monastero Buddista Tibetano di Ganden Jangtse (India).
La costruzione continuerà da martedì 9 fino a venerdì 12 giugno (con orario: 9.30-12.30; 15-18).
La Cerimonia di dissoluzione del Mandala avrà luogo sabato 13 giugno alle ore 10.
Ingresso libero.
Nell’ambito della manifestazione, inoltre, venerdì 12 giugno alle ore 17.30, presso la Scoletta dei calegheri in Campo San Tomà, sempre a Venezia, si terrà l’incontro pubblico “Il dramma del Tibet raccontato dai monaci: la millenaria cultura che rischia di scomparire, la necessità di un'educazione alla pace, alla giustizia e al rispetto delle diversità”, al quale sarà presente anche l'Assessora comunale alle Politiche Giovanili e alla Pace.
L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Comune di Venezia, Assessorato alle Politiche Giovanili e alla Pace e con il Comitato “Venezia per il Tibet”.
Sono disponibili foto e video dell'evento.
Per informazioni sull'evento:
Tel. 041.2747645
e-mail: centropace@comune.venezia.it
IL MANDALA
Si tratta di una delle espressioni più originali e simboliche dell’arte religiosa tibetana.
Il Mandala si presenta come una complessa struttura geometrica che i monaci costruiscono su un piano di legno. Dapprima, si tracciano con rigorosa precisione i contorni e successivamente le forme vengono riempite con sabbia finissima di diversi colori.
Secondo la tradizione tibetana, la costruzione del Mandala diffonde un’enorme energia positiva nell’ambiente circostante. Al termine della costruzione il Mandala viene tradizionalmente dissolto e le sabbie versate in un fiume a simboleggiare la natura impermanente di tutte le cose.
Cerimonia di realizzazione del mandala
Il MANDALA (letteralmente “cerchio”) o Kyil-khor in tibetano, è una rappresentazione dell’universo, della quintessenza di tutte le cose e della sua estinzione.
Viene proposto quale rappresentazione ideale in forma grafica dei rapporti esistenti tra l’universo e la mente dell’uomo, e la codificazione del suo contenuto simbolico è estremamente complessa.
Si sviluppa partire da un centro, o contenuto “interiore”, circondato da una serie di elementi che lo racchiudono con particolari valori simbolici.
Nella costruzione e nella contemplazione del MANDALA un supporto per il praticante, uno “strumento” per accedere in maniera intuitiva e simbolica all’essenza dell’esistenza, al “centro”, alla mente di saggezza di Buddha.
Esistono varie tipologie e differenti modalità di costruzione dei MANDALA.
I MANDALA di sabbia colorata o polvere profumata, hanno un carattere puramente transitorio. Sono creati per determinate cerimonie al termine delle quali vengono poi dissolti con un rituale il cui significato più evidente rimanda ad uno dei cardini della filosofia Buddista: l’impermanenza di tutte le cose.
Vengono utilizzati molti colori, ricavati a pietre preziose, corallo, polvere d’oro, pietre dure, sabbie, terre, fiori e carbone.
Le polveri colorate vengono disposte con l’ausilio di cornetti metallici dotati di diversi fori che lasciano cadere la sabbia, andando a comporre il disegno, operazione che richiede rande concentrazione, precisione e abilità.
Comitato Venezia per il Tibet
Il Comitato Venezia per il Tibet è una aggregazione spontanea e apartitica di persone e associazioni veneziane (Associazione Italia-Tibet, Associazione Vegetariana, Centro Studi Maitreya) che intende esprimere solidarietà al popolo tibetano in un momento tragico della sua storia.
Il Comitato si è costituito, con il supporto del Centro Pace del Comune di Venezia, nei giorni della rivolta tibetana e conseguente dura repressione cinese del marzo 2008, nell’approssimarsi dei Giochi olimpici di Pechino.
Ha realizzato diverse iniziative di sensibilizzazione e di solidarietà; in particolare ha ideato e promosso, attraverso una raccolta firme, la richiesta della concessione a SS il Dalai Lama della cittadinanza onoraria veneziana, quale forma di vicinanza con la lotta dei Tibetani per la difesa dei diritti umani e civili (Tel. 340.3623723).