Conferenza di Sergei Mariev "Bessarione filosofo: genesi e significato della principale opera filosofica bessarionea, l’In calumniatorem Platonis"

Giovedì, 21 Febbraio 2019

Giovedì 21 febbraio, alle ore 17, si terrà il secondo incontro del ciclo organizzato dalla Biblioteca Nazionale Marciana per l’Anno Bessarioneo, destinato a celebrare il 550° anniversario della donazione a San Marco, vale a dire alla Repubblica Veneta, della preziosa raccolta libraria del cardinale Bessarione, primo fondamentale nucleo della Biblioteca Marciana.

Sergei Mariev, terrà una conferenza dal titolo: Bessarione filosofo: genesi e significato della principale opera filosofica bessarionea, l’In calumniatorem Platonis

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili  dal n. 13/a di Piazzetta San Marco, Venezia (Libreria Sansoviniana, sede storica della Biblioteca).

Per l’occasione, dalle ore 16 alle 17 sarà possibile visitare gratuitamente la mostra “Gli ultimi giorni di Bisanzio. Splendore e declino di un impero”, con ingresso da Piazzetta San Marco 13/a.

Bessarione inizia a lavorare all’In calumniatorem nel 1458, dopo lo sfortunato conclave del 1458 e prima del congresso di Mantova. L’In calumniatorem era stato inizialmente concepito come una replica a Giorgio Trapezunzio e rispondeva all’intento bessarioneo di confutare i comuni pregiudizi nutriti nei confronti della filosofia platonica ed espressi in modo fin troppo esacerbato proprio negli scritti del Trapezunzio. La redazione dell’opera finì col durare invece più di dieci anni, ovvero fino al 1469. In questo lungo periodo il progetto iniziale venne più volte rimaneggiato, cosicché da quella che era pensata come una replica emerse invece un’opera filosofica in sé, il cui fine ultimo risiedeva nel tentativo di mostrare la fondamentale unità sussistente tra il pensiero platonico e quello aristotelico, tra la tradizione religiosa dell’Est e quella dell’Ovest, e che anzi intendeva mostrare, al di là di ogni parvente contrasto, l’armonia sussistente tra Occidente latino e Oriente bizantino. Nel mio intervento esporrò brevemente la genesi e il processo di gestazione dell’In calumniatorem, mettendo in luce la strategia argomentativa bessarionea insieme al senso profondo dell’impresa culturale a cui Bessarione e il suo entourage dedicarono i loro sforzi assiduamente per più di due lustri.

Il prof. Sergei Mariev nasce a San Pietroburgo nel 1976, frequenta gli studi universitari prima negli Stati Uniti, dove consegue un diploma di laurea in filologia latina, poi in Germania, dove studia Filologia Classica, Bizantinistica e Filologia latina medievale, laureandosi nel 2002. Nell’ambito del suo dottorato di ricerca, Sergei Mariev si occupa della cronaca di Giovanni di Antiochia, pubblicando la sua dissertazione finale nella prestigiosa serie Corpus Fontium Historiae Bizantinae. Al dottorato fa seguito l’abilitazione alla docenza universitaria che Mariev consegue nel 2013 presentando uno scritto di abilitazione dedicato alla ricezione bizantina della teoria platonica del bello e alle teorie dell’immagine elaborate in età bizantina. Nel 2014 al prof. Mariev viene conferito il Premio della Università Ludwig-Maximilians di Monaco per la migliore tesi di abilitazione del 2013. Dal 2008 il prof. Mariev insegna Bizantinistica alla Università LMU di Monaco. Mariev è inoltre fondatore e direttore della prestigiosa serie “Byzantinisches Archiv -  Series Philosophica”. Nel  2018, Mariev entra nel rinomato Programma-Heisenberg della Deutsche-Forschungs-Gemeinschaft (Associazione tedesca per la ricerca). Il Programma sostiene con ingenti mezzi finanziari il progetto di ricerca del prof. Mariev, intitolato “Bessarione e la cultura bizantina del 15° secolo” e incentrato sull’edizione critica dell’opera principale del Bessarione, appunto l’In calumniatorem Platonis.