Ancora sul Fondo Tursi

Biblioteca Marciana newsletter

numero 7 - autunno 2004

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Ancora sul Fondo Tursi

Fotografia
Palazzo Barbaro
sul Canal Grande ~1890
Part., Collezione privata

Nel proseguire i lavori di riordino e catalogazione del Fondo Tursi, è stata resa consultabile al pubblico una raccolta di articoli relativi a viaggiatori in Italia che non era stata ancora ordinata e soggettata.
I vari scritti sono organizzati in 4636 schede (26 scatole numerate "Misc. Tursi A 39-64") contenenti articoli di giornali, recensioni da riviste specialistiche, fotografie, dépliants e tutto ciò che possa documentare - attraverso descrizioni letterarie, pittoriche o pareri - l'attenzione posta da letterati, artisti, personaggi politici verso luoghi, personaggi e usanze italiane.

Il materiale proviene da quotidiani e riviste internazionali (come "Le Figaro", "The Times", "Il Lavoro fascista", "Nuova Antologia", "The Times Literary Supplement", "Gringoire", "Le Temps") ed è relativo agli anni 1900-1965, con particolare concentrazione tra gli anni 1925-1950.
È stato ora curato l'indice alfabetico a stampa dei nomi dei personaggi che "descrivono" l'Italia, contenente i riferimenti numerici di collocazione, estrapolato da un database che potrà avere anche altri utilizzi.

Si può ricordare in particolare il cospicuo numero di schede su D. H. Lawrence, che, partendo dagli anni '30, culmina negli anni '60 con un'ampia rassegna stampa europea sul processo postumo svoltosi a Londra relativo al romanzo L'amante di Lady Chatterley, in occasione della stampa integrale del 1960 e delle successive, discusse versioni teatrali.
È interessante poter confrontare le voci dei vari giornali europei, che affrontano diversamente l'essenza del racconto dal punto di vista morale (ad es. la Germania protestante risultava meno intransigente della cattolica Italia e dell'Inghilterra puritana).

Un articolo de "Il Giornale d'Italia" del 1928 narra di una vicenda che ha coinvolto a Roma Giulio Verne, del quale si parla come di un ebreo polacco cattolicizzato e stabilito in Francia. L'articolo è ricco di particolari molto precisi, persino il nome in polacco, che però non trovano riscontro in nessuna biografia dello scrittore, che tutte le fonti danno nato a Nantes nel 1828; la tesi viene peraltro smontata da Eugenio Giovannetti.

"Il Corriere della Sera" del 1932 descrive un'ardita esplorazione dello scienziato Arpad Kirner nel cratere dello Stromboli con dettagliata descrizione dell'attrezzatura in uso all'epoca: tuta di amianto, scarpe incombustibili, casco e apparecchio respiratorio.
Sul fondo del cono, "di tanto in tanto dai pozzi si formavano grosse polle che si spezzavano poi con grande fragore, proiettando verso l'alto grosse pietre e dardi incandescenti. Calcolando il tempo che passava da un'esplosione all'altra, ebbi modo di affacciarmi sui pozzi ..."

Biografi, geografi, viaggiatori, studiosi di arte e letteratura, storici del "Ventennio" avranno ora, con rapido accesso, a disposizione materiale di studio altrimenti difficilmente rintracciabile.

Sandra Martin